Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4364 del 30 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:4364PEN

Massima

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Il reato di riduzione in schiavitù è configurabile quando vi sia l'assoggettamento di una persona a condizioni di vita e di lavoro particolarmente degradanti, caratterizzate dalla privazione della libertà personale, dall'imposizione di ritmi di lavoro estenuanti e dalla mancanza di adeguati periodi di riposo, anche in assenza di violenza fisica o di restrizioni fisiche della libertà di movimento, purché sia accertata la soggezione della vittima alla volontà altrui, tale da annullarne l'autonomia e l'indipendenza morale e fisica. La valutazione di tali elementi deve essere compiuta in concreto, tenendo conto di tutte le circostanze del caso, senza che sia necessaria la prova di una condizione di totale asservimento della vittima. La condanna per il reato di riduzione in schiavitù può essere pronunciata anche quando le vittime siano cittadini stranieri, anche clandestini, in quanto la tutela penale si estende a tutti gli esseri umani a prescindere dalla loro condizione giuridica. La pena deve essere commisurata alla gravità del fatto, alla capacità a delinquere dell'agente e alle conseguenze dannose o pericolose del reato, senza che sia necessaria una puntuale motivazione per ogni singolo elemento di dosimetria sanzionatoria, essendo sufficiente che la sentenza dia conto in modo logico e coerente dei criteri seguiti per la determinazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ZH. GU. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 20/02/2008 CORTE ASSISE APPELLO di BOLOGNA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA VITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. ((omissis)), che chiede dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Zh. Gu. ricorre avverso la sentenza della Cor…

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