Il Consiglio di Stato, nell'esaminare la controversia relativa all'alienazione di terreni soggetti ad uso civico da parte del Comune di Gallio a favore della Allevatori Altipiano Società Cooperativa, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La scadenza del termine previsto per la vendita dei terreni non impedisce al Comune di procedere successivamente a una nuova valutazione della situazione e di decidere autonomamente di alienare i medesimi terreni, anche al fine di porre fine a plurime contestazioni esistenti tra le parti. 2. I motivi di impugnazione riguardanti atti precedenti, ancorché dichiarati inammissibili in un diverso giudizio, devono essere esaminati nel presente giudizio, al fine di evitare contraddittorietà tra le decisioni. 3. La sclassificazione dei terreni da parte della Regione Veneto è legittima laddove emerga una mutata e consolidata destinazione degli stessi ad attività turistico-ricreative, incompatibile con l'utilizzo agro-forestale proprio dei terreni soggetti ad uso civico. 4. L'obbligo di destinare il ricavato della vendita di terreni ad uso civico a opere pubbliche di interesse della collettività, previsto dalla legge regionale, è rispettato dal Comune attraverso l'approvazione del programma triennale delle opere pubbliche, senza necessità di una specifica indicazione nella delibera di alienazione.