Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35349 del 15 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:35349PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Ai fini della retrodatazione dei termini di decorrenza della custodia cautelare ai sensi dell'art. 297 comma 3 c.p.p., il presupposto dell'anteriorità dei fatti oggetto della seconda ordinanza coercitiva rispetto all'emissione della prima non ricorre quando il provvedimento successivo riguardi un reato di associazione, la cui condotta di partecipazione si sia protratta anche dopo l'emissione della prima ordinanza. In tali casi, non essendo ravvisabile la continuazione tra i diversi reati associativi contestati, la retrodatazione della custodia cautelare non può essere automatica, dovendosi valutare caso per caso l'insussistenza di significativi punti di contatto tra le condotte associative, la non coincidenza temporale e soggettiva, nonché il diverso ruolo assunto dall'indagato nei distinti contesti associativi. Inoltre, l'eventuale interesse all'accertamento della decorrenza dei termini per i singoli reati di spaccio anteriormente commessi, una volta esclusa l'applicabilità dell'art. 297 comma 3 c.p.p. in relazione al reato associativo, risulta privo di effetti pratici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. OLIVA Bruno - Consigliere

Dott. MANNINO Saverio - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Fi. Or.;

contro l'ordinanza in data 7.9.2007 del Tribunale di Reggio Calabria;

Letti gli atti e il provvedimento impugnato.

Udita la relazione del Cons. Dott. ((omissis)).

Sentito il Procuratore Generale, Dott. Selvaggi E., che ha chiesto il rigetto dei ricorso.

RITENUTO IN FATTO E DIRITTO

Con ordinanza in data 16 luglio 2007 il Gip del Tribunale di Reggio Calabria ha rigettato l'istanza di rimessione in liberta' per decorrenza dei termini massimi …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.