Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31637 del 21 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:31637PEN

Massima

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Il reato di ingiuria, essendo stato abrogato dal D.Lgs. n. 7/2016, non può più essere contestato e sanzionato, indipendentemente dalla valutazione del comportamento provocatorio della persona offesa o dalla sussistenza di una causa di non punibilità. Pertanto, in caso di impugnazione di una sentenza di condanna per il reato di ingiuria, il giudice dell'impugnazione, anche se questa è dichiarata inammissibile, deve rilevare d'ufficio la sopravvenuta abolitio criminis e annullare senza rinvio la sentenza impugnata. Tale principio si applica in tutti i casi analoghi, a prescindere dalle specifiche circostanze del fatto e dalle argomentazioni difensive, in quanto la depenalizzazione del reato di ingiuria comporta l'impossibilità di procedere e di applicare una sanzione penale, indipendentemente da ogni altra valutazione. Il giudice è pertanto tenuto a dichiarare l'estinzione del reato per sopravvenuta abolitio criminis, senza entrare nel merito delle questioni relative alla sussistenza degli elementi costitutivi del reato o delle eventuali cause di giustificazione o di non punibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/05/2015 del TRIBUNALE di CALTANISSETTA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 01/06/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPUTO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GIUSEPPE CORASANITI;
Uditi il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. CORASANITI Giuseppe e, per la ricorrente, l'avv. (OMISSIS), che hann…

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