Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31941 del 18 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:31941PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della gravità degli indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se non nei limiti della manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella compiuta nei precedenti gradi di giudizio, attraverso una diversa lettura dei dati processuali o una diversa ricostruzione storica dei fatti, essendo preclusa una nuova valutazione delle risultanze acquisite. Pertanto, le doglianze del ricorrente volte a sollecitare una diversa interpretazione delle intercettazioni telefoniche e una diversa valutazione degli elementi probatori non possono essere accolte in sede di legittimità, ove la motivazione del provvedimento impugnato risulti logica e coerente. Inoltre, la sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p. può essere desunta dalla qualità di affiliato all'associazione mafiosa del soggetto agente e dalla finalità di agevolare l'attività della medesima associazione, anche attraverso il compimento di reati strumentali al perseguimento di tale scopo. Infine, la valutazione in ordine alla concretezza e attualità del pericolo di reiterazione del reato, ai fini del mantenimento della misura cautelare, rientra nell'ambito della discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da una motivazione logica e coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/02/2019 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Riccardo Amoroso;
udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. Dall'Olio Marco, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito l'avvocato (OMISSIS), difensore di fiducia di (OMISSIS), che ha concluso chiedendo che la sentenza impugnata venga annullata in accoglimen…

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