La normativa regionale di cui all'art. 25 della legge Regione Campania n. 15 del 2002 prevede la risoluzione definitiva e irreversibile del rapporto di provvisorio accreditamento tra il Servizio Sanitario Regionale e le strutture sanitarie private nei casi di cessazione a qualsiasi titolo dell'attività delle strutture medesime, nonché di sospensione dell'attività per un periodo superiore a sei mesi, indipendentemente dalle motivazioni che hanno determinato tale sospensione, siano esse riconducibili a ritardi procedimentali o a scelte volontarie della struttura. La norma, volta ad assicurare il controllo della spesa sanitaria e la certezza circa i soggetti abilitati all'erogazione di prestazioni in regime di accreditamento, non ammette deroghe o proroghe al limite semestrale di sospensione, non essendo rilevante ai fini dell'effetto risolutorio la distinzione tra cessazione e sospensione volontaria dell'attività, né la circostanza che il ritardo nel rilascio di autorizzazioni amministrative abbia impedito la ripresa dell'attività. La risoluzione del rapporto di accreditamento, pertanto, consegue automaticamente al superamento del termine semestrale di sospensione, senza che la pubblica amministrazione debba compiere ulteriori valutazioni discrezionali, fermo restando il diritto della struttura di contestare l'esistenza dei presupposti di fatto posti a fondamento della risoluzione.