Cassazione penale Sez. II sentenza n. 27616 del 5 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:27616PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'annullare senza rinvio la sentenza di appello per intervenuta prescrizione del reato, precisa che non può pronunciarsi l'assoluzione nel merito ai sensi dell'art. 129 c.p.p. in quanto non risulta evidente dagli atti che il fatto non sussista, che l'imputato non lo abbia commesso o che il fatto non costituisca reato o non sia previsto dalla legge come tale. Pertanto, il principio di diritto affermato è che, in presenza di una causa estintiva del reato sopravvenuta in grado di appello, il giudice di legittimità, pur dovendo annullare la sentenza impugnata, non può pronunciare l'assoluzione nel merito quando non risulti evidente l'insussistenza del fatto, la mancata commissione da parte dell'imputato o l'inesistenza del reato, dovendosi in tali casi limitare a dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. PALOMBI Roberto - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza 22/9/2014 della Corte d'appello di Salerno, sezione penale;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GALLO Domenico;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione;
udito per l'imputata, l'avv. (OMISSIS), del foro di Avellino, in sostituzione d…

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