Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45647 del 17 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45647PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve effettuare un giudizio prognostico sulla responsabilità dell'indagato, basato su elementi di natura logica o rappresentativa che, pur non provando la colpevolezza oltre ogni ragionevole dubbio, consentano di prevedere che, attraverso l'eventuale futura acquisizione di ulteriori elementi, saranno idonei a dimostrare tale responsabilità, fondando una qualificata probabilità di colpevolezza. Tale valutazione non deve necessariamente condurre alla ricostruzione dei fatti che induca, al di là di ogni ragionevole dubbio, ad uno scrutinio di responsabilità dell'incolpato, essendo ontologicamente compatibile con possibili ricostruzioni alternative, anche se fondate sugli stessi elementi. Il giudizio sui gravi indizi richiede, quindi, una valutazione allo stato degli atti in ordine alla colpevolezza dell'indagato, che per essere idonea ad integrare il presupposto per l'adozione di un provvedimento de libertate deve permettere un apprezzamento in termini prognostici. La gravità degli indizi, ai sensi dell'art. 273 c.p.p., attiene al quantum di prova idoneo a formulare un giudizio prognostico di responsabilità e non può che riferirsi al grado di conferma, allo stato degli atti, dell'ipotesi accusatoria, non potendo essere apprezzati gli effetti connessi alla dinamica della prova nella successiva evoluzione processuale. Pertanto, qualunque elemento probatorio può essere idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato in ordine ai reati addebitatigli e, pertanto, idoneo ad integrare la condizione minima per l'esercizio del potere cautelare, purché nella prospettiva della tenuta del quadro indiziario alla luce di possibili successive acquisizioni e all'esito del contraddittorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 2358/2014 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 03/01/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;
sentite le conclusioni del PG Dott. GIALANELLA Antonio che ha chiesto il rigetto del ricorso.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. In data 3.1.2015, il Tribunale di Catania, costituito ai sensi dell'articolo 309 cod. proc. pen., confermava l&#x…

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