Il termine di un anno per proporre l'azione di accertamento dell'illegittimità del silenzio-inadempimento della pubblica amministrazione, ai sensi degli artt. 31, comma 2 e 117, comma 1 del codice del processo amministrativo, decorre dalla scadenza del termine di conclusione del procedimento, che per le istanze di emersione del rapporto di lavoro irregolare di cui all'art. 103, comma 1 del D.L. n. 34/2020 è di 180 giorni, come chiarito dalla giurisprudenza del Consiglio di Stato. Pertanto, il ricorso notificato oltre un anno dalla scadenza di tale termine è da dichiararsi irricevibile per tardività, salvo il caso in cui il ritardo sia giustificato da un errore scusabile del ricorrente, come nel caso in cui l'orientamento giurisprudenziale definitivo sul termine di conclusione del procedimento sia stato fissato solo successivamente alla presentazione dell'istanza. In tale ipotesi, la rimessione in termini può essere concessa, ma solo fino all'esaurimento del termine annuale decorrente dalla data di chiarimento giurisprudenziale, senza possibilità di ulteriori proroghe. Le spese di lite possono essere compensate quando la tardività del ricorso derivi da un contrasto interpretativo nella giurisprudenza.