Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 317 del 2014

ECLI:IT:TARAQ:2014:317SENT

Massima

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Il Comune è tenuto a provvedere sull'istanza del privato volta ad ottenere l'adozione di provvedimenti repressivi di un abuso edilizio accertato su un fondo confinante, essendo l'inerzia dell'Amministrazione illegittima e rimuovibile attraverso la procedura del silenzio-rifiuto. Il Comune deve definire il procedimento entro un termine perentorio, con avvertenza che, in caso di ulteriore inadempimento, si procederà alla nomina di un Commissario ad acta che agirà in luogo dell'Amministrazione e con aggravio di spese a suo carico. Il privato comproprietario del fondo confinante ha diritto di ottenere l'esercizio del potere di vigilanza e repressione degli abusi edilizi da parte del Comune, in quanto tale potere costituisce un dovere istituzionale dell'Ente locale finalizzato alla tutela dell'ordinato assetto del territorio e della legalità urbanistica. L'Amministrazione non può sottrarsi a tale obbligo, neppure in presenza di una precedente procedura di sanatoria edilizia conclusasi negativamente per il controinteressato, dovendo comunque valutare la sussistenza dei presupposti per l'adozione dei provvedimenti repressivi richiesti. Il mancato esercizio del potere di vigilanza e repressione degli abusi edilizi, su istanza del privato interessato, integra un'omissione illegittima, sanzionabile attraverso la procedura del silenzio-rifiuto, al fine di assicurare l'effettiva tutela del diritto del privato alla legalità urbanistica e al corretto assetto del territorio.

Sentenza completa

N. 00760/2013
REG.RIC.

N. 00317/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00760/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 760 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso avv. ((omissis)) in L'Aquila, via Garibaldi, 62;

contro

Comune dell’Aquila, rappresentato e difeso dall’avv.((omissis)), domiciliato in L'Aquila, viale XXV Aprile;

nei confronti di

((omissis));

per la dichiarazione

di illegittimità del silenzio mantenuto sull'istanza del ricorrente del 19/12/2012 con cui ha chiesto al Comune dell'Aquila di assumere i provvedimenti repressivi dell'abuso edilizio commesso da ((omissis)) sul fondo…

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