Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48383 del 20 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:48383PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione di tipo mafioso, caratterizzata da una struttura gerarchica, dal controllo del territorio mediante l'imposizione del "pizzo" e del "punto", nonché dalla realizzazione di reati tipici come il traffico di stupefacenti ed estorsioni finalizzati anche al mantenimento dei sodali detenuti, integra gli indici di mafiosità rilevanti ai fini della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, a prescindere dalla precedente condanna per reati fine nell'ambito del medesimo sodalizio. Ciò in quanto la partecipazione a reati scopo, con effetti favorevoli per l'associazione, unitamente ad altri elementi indicativi della natura mafiosa del gruppo, come i contrasti con altri clan per il controllo del territorio e le condanne per reati aggravati dalla finalità mafiosa, sono sufficienti a dimostrare l'affectio societatis del soggetto nei confronti dell'associazione criminale, a prescindere dalla qualificazione giuridica del suo precedente coinvolgimento. Pertanto, il mero fatto che l'indagato abbia già scontato una pena per reati fine nell'ambito dell'associazione non esclude di per sé il pericolo di reiterazione criminosa, dovendo il giudice valutare in concreto la permanenza dei legami con il sodalizio e la concreta possibilità di un nuovo inserimento nelle attività illecite, anche alla luce della natura particolarmente radicata e strutturata dell'associazione di appartenenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 216/2014 TRIB. LIBERTA' di LECCE, del 18/03/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

sentite le conclusioni del PG Dott. Mazzotta Gabriele, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale del Riesame di Lecce, con ordinanza in data 18-3-2014, confermava quella del Gip dello stesso tribunale (21-2-2014) a…

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