Il tentativo di furto aggravato è integrato dalla condotta di chi, con atti idonei diretti in modo non equivoco a sottrarre beni altrui, viene prontamente bloccato all'interno dell'esercizio commerciale prima di portare a compimento l'azione delittuosa. La volontaria sottrazione alla conoscenza del procedimento penale da parte dell'imputato, desumibile da comportamenti concreti quali l'irreperibilità e l'impossibilità di instaurare un rapporto fiduciario con il difensore, legittima la dichiarazione di assenza e la celebrazione del processo in sua assenza, senza che ciò comporti una violazione del diritto di difesa. Infatti, l'omessa valutazione da parte del giudice delle conclusioni scritte depositate dalla difesa ai sensi della normativa emergenziale non integra una nullità rilevante, ove non emergano doglianze specifiche non esaminate nella sentenza impugnata. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che la volontaria sottrazione alla conoscenza del processo penale da parte dell'imputato, desumibile da comportamenti inequivoci quali l'irreperibilità e l'impossibilità di instaurare un rapporto fiduciario con il difensore, legittima la dichiarazione di assenza e la celebrazione del processo in sua assenza, senza che ciò comporti una violazione del diritto di difesa, salvo il caso in cui emergano doglianze specifiche della difesa non esaminate dal giudice.