Il reato di sostituzione di persona (art. 494 c.p.) può concorrere con altri reati contro la fede pubblica, come il falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale (artt. 48 e 479 c.p.), quando l'agente, mediante l'esibizione di documenti di identità falsi, induce in errore il pubblico ufficiale circa le proprie generalità, determinandolo a formare atti pubblici contenenti false attestazioni. In tali casi, il reato di sostituzione di persona non è assorbito da quello di falso ideologico, in quanto si tratta di una pluralità di condotte e di azioni diverse e separate, ciascuna delle quali integra un autonomo reato. Inoltre, il reato di sostituzione di persona non richiede che l'agente ottenga un vantaggio, essendo sufficiente che egli persegua tale scopo, anche di natura non patrimoniale. Infine, la falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale su atti pubblici come la carta di circolazione e il certificato di proprietà di un veicolo, indotto in errore dalle false generalità fornite dall'agente, integra il reato di cui all'art. 479 c.p., in concorso con l'art. 48 c.p. che disciplina l'ipotesi in cui l'agente determini un soggetto a commettere il reato.