Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4112 del 2007

ECLI:IT:TARLAZ:2007:4112SENT

Massima

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L'obiezione di coscienza al servizio militare, disciplinata dalla legge n. 230 del 1998, costituisce un diritto soggettivo del cittadino, strettamente connesso alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione, il cui riconoscimento e la cui revoca rientrano nella competenza del giudice ordinario. La revoca dello status di obiettore di coscienza, al pari delle ipotesi di diniego o decadenza espressamente previste dalla legge, incide su tale diritto soggettivo, imponendo pertanto la cognizione della relativa controversia all'autorità giudiziaria ordinaria, in conformità all'art. 5 della legge n. 230 del 1998 e all'art. 9 della legge n. 205 del 2000.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO
- ROMA
SEZIONE PRIMA BIS
Registro Generale: 2415/2007
nelle persone dei Signori:
ELIA ORCIUOLO Presidente
CARLO MODICA DE MOHAC Cons.
PIETRO MORABITO Cons., relatore
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nella Camera di Consiglio del 11 Aprile 2007
Visto il ricorso 2415/2007 proposto da: Gi. Ma. rappresentato e difeso da: Avv. Eu. Ba. con domicilio eletto in Ro. - VIA Ti., (...) presso il suo studio
contro
PRES CONSIGLIO MINISTRI - UFFICIO NAZIONALE SERVIZIO CIVILE rappresentato e difeso da: AVVOCATURA DELLO STATO con domicilio eletto in Ro. - VIA De. Po., (...)
MINISTERO DELLA DIFESA
MINISTERO DELLA SOLIDARIETA' SOCIALE
per l'annullamento, previa sospensione dell'esecuzione,
del decreto n. 51 dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, del 28 dicembre 2006, con il quale si è revocata la precedente Determinazio…

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