Cassazione penale Sez. II sentenza n. 733 del 12 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:733PEN

Massima

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Il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza o minaccia alle persone (art. 393 c.p.) si differenzia dal reato di estorsione (art. 629 c.p.) in relazione all'elemento psicologico dell'agente. Ai fini della configurabilità del reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, è necessario che l'agente agisca nella ragionevole convinzione di esercitare un proprio diritto, anche se in concreto tale diritto non sussista, purché la pretesa sia astrattamente tutelabile dinanzi all'autorità giudiziaria. Al contrario, il reato di estorsione ricorre quando l'agente persegue il conseguimento di un profitto nella piena consapevolezza dell'ingiustizia della sua condotta, essendo privo di qualsiasi pretesa ragionevolmente suscettibile di tutela giudiziale. Ai fini della distinzione tra i due reati, assume rilievo decisivo l'accertamento dell'esistenza o meno di una pretesa in astratto giudizialmente tutelabile, non rilevando le modalità della condotta, che possono essere analoghe. Inoltre, il concorso di un terzo nel reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni è configurabile solo ove il terzo si limiti ad offrire un contributo alla pretesa di chi abusa delle proprie ragioni, senza perseguire alcuna diversa e ulteriore finalità. Diversamente, qualora il terzo concorrente persegua anche un proprio interesse, egli risponderà di concorso in estorsione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/12/2019 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di TARANTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere FABIO DI PISA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore TOCCI STEFANO, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi.
udito l'Avvocato (OMISSIS) in difesa di: (OMISSIS), presente anche in sostit…

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