Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Reggio Calabria sentenza n. 456 del 2013

ECLI:IT:TARRC:2013:456SENT

Massima

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Il potere di annullamento ministeriale dell'autorizzazione paesaggistica rilasciata in sede locale non comporta un riesame complessivo delle valutazioni compiute dall'ente competente tale da consentire la sovrapposizione o sostituzione di una nuova valutazione di merito a quella compiuta in sede di rilascio dell'autorizzazione, ma si estrinseca in un vaglio di legittimità che si estende a tutte le ipotesi riconducibili all'eccesso di potere. Il divieto di effettuare valutazioni di merito sussiste, però, soltanto se l'ente che rilascia l'autorizzazione di base abbia adempiuto al suo obbligo di motivare in maniera adeguata in ordine alla compatibilità paesaggistica dell'opera. In caso contrario gli organi ministeriali possono annullare il provvedimento adottato per difetto di motivazione e indicare - anche per evidenziare il vizio di eccesso di potere dell'atto esaminato - le ragioni di merito, sorrette da un puntuale indicazione degli elementi concreti della specifica fattispecie, che concludono per la non compatibilità delle opere edilizie con i valori tutelati. Tuttavia, anche a voler ritenere che, a dispetto del tenore letterale utilizzato dalla Soprintendenza, quest'ultima abbia inteso esprimere, tramite la ripetizione del giudizio, il risultato di un controllo formale (offrendo così al giudizio espresso la finalità di fare emergere incongruenze o insufficiente del provvedimento di primo grado sotto il profilo dell'eccesso di potere per difetto sostanziale di motivazione), il diniego è volto ad impedire qualsiasi forma di edificazione, con la conseguenza che dal provvedimento impugnato derivano prescrizioni tali da rendere di fatto inedificabile il sito, comprimendo oltre ogni misura il diritto di edificare e di sfruttare economicamente il terreno di proprietà della parte ricorrente. È altresì fondata la censura relativa alla disparità di trattamento, posto che nella medesima area (identificata da un comune impatto visivo e dunque da omogeneità di interesse protetto) insistono altre lottizzazioni che hanno conseguito il nulla osta paesaggistico.

Sentenza completa

N. 01361/2002
REG.RIC.

N. 00456/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01361/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

Sezione Staccata di Reggio Calabria

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1361 del 2002, proposto da:
Siclari Domenico, Galuzzo Orazio e Masucci Francesco, rappresentati e difeso dall'Avv. Domenico Doldo, con domicilio eletto presso Domenico Doldo in Reggio Di Calabria, via San Paolo N.26;

contro

Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria;
Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale, domiciliata in Reggio Calabria, via del Plebiscito, 15;

per l'annullamento

del decreto n. 110 bis, datato 3.5.2002, notificato ad essi ricorrenti in piego raccomandato postale in …

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