Il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione, anche se accompagnati da violenza o minaccia nei confronti della persona offesa, integrano un'unica fattispecie criminosa aggravata, la cui configurabilità non dipende dalla natura dei rapporti personali tra l'imputato e la vittima, ma dal nesso causale tra la condotta di sopraffazione e l'attività di meretricio. Inoltre, il concorso nell'illecita detenzione di stupefacenti può essere attribuito all'imputato anche sulla base di elementi indiziari, quali i frequenti contatti con il detentore materiale della droga e la prova della sua partecipazione al traffico di sostanze, senza che sia necessario il rinvenimento della droga nella sua disponibilità diretta. Infine, il giudizio sulla sussistenza della circostanza attenuante della lieve entità del fatto in materia di stupefacenti non può fondarsi esclusivamente sulla quantità di volta in volta ceduta, ma deve valutare complessivamente la posizione dell'imputato nel mercato della droga, la sistematicità e continuità del suo coinvolgimento, nonché le sue capacità di azione e le modalità di svolgimento dell'attività illecita.