Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 48551 del 18 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:48551PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente denaro o altra utilità, realizza il delitto di concussione, anche qualora il suo comportamento irregolare consista nell'aver arbitrariamente "bocciato" un progetto edilizio senza seguire il corretto iter amministrativo, determinando così nella persona offesa la convinzione di essere nelle sue mani per ottenere l'approvazione della domanda di condono. Tale condotta, infatti, integra l'abuso della qualità o della funzione, essenziale elemento costitutivo del reato di concussione, in quanto il pubblico ufficiale, pur non avendo il potere di decidere in via definitiva sulla concessione edilizia, ha comunque esercitato un'indebita pressione sulla vittima, inducendola a dargli una somma di denaro per ottenere l'approvazione del progetto. La circostanza attenuante della particolare tenuità del fatto, prevista dall'art. 323-bis c.p., non è applicabile quando il valore della dazione indebita non risulta manifestamente sproporzionato rispetto all'entità del provvedimento amministrativo richiesto, in quanto l'abuso della qualità o della funzione pubblica, elemento essenziale del reato di concussione, esclude la possibilità di riconoscere la particolare tenuità del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RU. Fr. , n. a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del tribunale di Salerno, emessa in data 17.4.2009;

- letto il ricorso e il provvedimento impugnato;

- udita in pubblica udienza la relazione del cons. Dott. IPPOLITO F.;

- udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale, Dott. IACOVIELLO F. M., che ha concluso per il rigetto del ricorso;

- udito il difensore avv. Marafioti L., ch…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.