Consiglio di Stato sentenza n. 5355 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:5355SENT

Massima

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La revoca dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività sanitaria di una struttura sanitaria privata è legittima quando siano accertate gravi carenze strutturali, impiantistiche, tecnologiche e organizzative, tali da compromettere la sicurezza sanitaria dei pazienti e del personale, anche in assenza di un previo contraddittorio procedimentale, in presenza di ragioni di urgenza e di pericolo per la salute pubblica. La competenza a disporre la revoca spetta all'autorità che ha rilasciato l'autorizzazione, in applicazione del principio del contrarius actus. La revoca dell'autorizzazione comporta la conseguente revoca dell'accreditamento provvisorio, senza che ciò integri una sproporzione della sanzione, qualora siano state accertate gravi carenze di tipo sostanziale, organizzativo e strutturale, tali da rendere la struttura inidonea all'erogazione delle prestazioni per le quali era stata autorizzata e accreditata. Il vizio di incompetenza relativa dell'atto di revoca non determina l'annullamento dell'atto, né il diritto al risarcimento del danno, quando risulti evidente che il contenuto dispositivo dell'atto non avrebbe potuto essere diverso, in applicazione dell'art. 21-octies della legge n. 241/1990.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/09/2020

N. 05355/2020REG.PROV.COLL.

N. 08444/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8444 del 2014, proposto da
-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Giovanni Abbattista, Luigi Paccione, con domicilio eletto presso lo studio Srl Placidi in Roma, via Barnaba Tortolini 30;

contro

Regione Puglia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Isabella Fornelli, Maria Giuseppa Scattaglia, con domicilio eletto presso lo la Delegazione della Regione Puglia in Roma, via Barberini, n. 36;

nei confronti

Azienda Sanitaria Locale di Foggia, non costituita in giudizio;

per la riforma

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