Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 53 del 2018

ECLI:IT:TARPE:2018:53SENT

Massima

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L'autorità comunale è competente a ordinare la demolizione di opere edilizie abusive realizzate su suoli demaniali o del patrimonio indisponibile dello Stato, anche se si tratta di meri spazi tecnici o pertinenze, in quanto tali interventi, pur non essendo soggetti al regime del permesso di costruire, richiedono comunque l'autorizzazione paesaggistica prevista dall'art. 146 del d.lgs. n. 42/2004, la cui mancanza comporta l'obbligo di ripristino dello stato dei luoghi ai sensi dell'art. 27, comma 2, del d.P.R. n. 380/2001, a prescindere dalla natura pertinenziale o meno delle opere realizzate. Ciò in quanto la previsione di cui all'art. 27 cit. non distingue tra opere soggette al permesso di costruire e quelle per le quali sarebbe sufficiente un titolo minore, imponendo di adottare un provvedimento di demolizione per tutte le opere che siano, comunque, costruite senza titolo in aree sottoposte a vincolo paesaggistico. Pertanto, la realizzazione di opere edilizie abusive in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, anche se costituenti pertinenze, non è suscettibile di sanatoria, in quanto la loro realizzazione richiede comunque l'acquisizione preventiva dell'autorizzazione paesaggistica, a prescindere dalla necessità o meno del permesso di costruire. Ciò in quanto, anche se un intervento incide solo sugli esterni dell'edificio, ciò non comporta che per la sua realizzazione o ampliamento possa prescindersi dall'autorizzazione paesaggistica, essendo questa doverosa ai sensi dell'art. 149 del d.lgs. n. 42/2004. Ne consegue che l'Amministrazione ha legittimamente adottato l'ordinanza demolitoria, atteso che, se i lavori eseguiti senza titolo ricadono in zona assoggettata a vincolo paesaggistico, la misura ripristinatoria costituisce atto dovuto, ai sensi dell'art. 27, comma 2, del d.P.R. n. 380/2001, anche se astrattamente potrebbero rientrare nel concetto di pertinenza urbanistica.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/02/2018

N. 00053/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00041/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 41 del 2017, proposto da:
Beniamino Ottaviano, rappresentato e difeso dall'avvocato Cristiano Bertoncini, con domicilio eletto presso lo studio Giancarlo D'Angelo in Pescara, via Indro Montanelli 6;

contro

Comune di San Salvo, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Antonio Artese, con domicilio eletto presso lo studio Alberto Amori in Pescara, p.zza E. Troilo 23;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione n. prot. 26880 adottata dal Comune di San Salvo il 17 novembre 2016

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