Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5466 del 4 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:5466PEN

Massima

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Il custode giudiziario che sottrae i beni sottoposti a pignoramento, non comunicandone l'avvenuto trasferimento in altro luogo, è penalmente responsabile ai sensi dell'art. 388, comma 4, c.p., anche in assenza della prova che i beni siano stati effettivamente distrutti o trasferiti, essendo sufficiente che gli stessi non si trovino nel luogo in cui dovevano essere custoditi e che i locali si presentino in stato di abbandono. La sospensione condizionale della pena può essere subordinata al pagamento di una provvisionale in favore della parte civile, senza che il giudice della cognizione sia tenuto a svolgere un preventivo accertamento sulle condizioni economiche dell'imputato, rientrando tale valutazione nella competenza del giudice dell'esecuzione, il quale potrà valutare l'assoluta impossibilità di adempiere che impedisce la revoca del beneficio. La motivazione sulla quantità di pena irrogata può ritenersi adeguatamente giustificata con il semplice riferimento ai criteri di cui all'art. 133 c.p., senza necessità di una specifica e dettagliata argomentazione, salvo il caso in cui la pena sia di gran lunga superiore alla misura media di quella edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - rel. Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) nata l'(OMISSIS);

avverso la sentenza del 6.11.2012 della Corte di Appello di Catania;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Silvio Amoresano;

sentite le conclusioni del P.G., Dr. Fulvio Baldi, che ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di Appello di Catania, con sentenza del 6.11.2012, confermava la sentenza del Tribunale di Catania, in composizione monocratica, emessa in data 2.3.2…

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