Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2584 del 24 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:2584PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso si configura non solo nei confronti del vertice dell'organizzazione criminale, ma anche di coloro che rivestono incarichi direttivi e risolutivi nella vita del gruppo, partecipando attivamente alle decisioni e all'operatività quotidiana del sodalizio in relazione ai propositi delinquenziali realizzati. Il ruolo apicale di "capo" può essere riconosciuto anche a chi, pur non essendo formalmente al vertice, svolga di fatto un'attività di direzione e coordinamento delle attività illecite del gruppo, dimostrando una posizione di preminenza e di autonomia decisionale all'interno dell'associazione. La responsabilità penale per il reato associativo può essere affermata sulla base di un complesso di elementi probatori convergenti, quali le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, le risultanze delle intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché ogni altro dato idoneo a dimostrare il contributo causale e il ruolo rivestito dal singolo partecipante nell'ambito del sodalizio criminale. Tuttavia, il giudice di appello che intenda riformare una sentenza di assoluzione è tenuto a motivare in modo rafforzato, confrontandosi puntualmente con la motivazione della precedente decisione e indicando le ragioni per le quali ritiene di disattendere le valutazioni del primo giudice. Nel reato di violenza privata, oltre alla condotta di violenza o minaccia, deve essere provato anche l'evento naturalistico consistente nel "fare, tollerare o omettere" del soggetto passivo, in rapporto eziologico con la condotta dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedett - Consigliere

Dott. SILVESTRI P. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sui ricorsi proposti da:
1. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello di Napoli il 19/06/2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Sostituto Procuratore generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della impugnata ordinanza limitatamente alla posizione di (OMISSIS) e l…

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