Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12119 del 19 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:12119PEN

Massima

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Il principio di proporzionalità della custodia cautelare, sancito dall'art. 275 comma 2 c.p.p., non può essere applicato in modo automatico e matematico, ma deve essere sempre raccordato alla valutazione della sussistenza e persistenza delle esigenze cautelari, senza che possa darsi luogo a rigidi automatismi non previsti dalla legge. Il giudice, nel disporre la revoca o la sostituzione della misura cautelare, deve tenere conto non solo della durata della custodia in rapporto alla pena inflitta, ma anche della concreta pericolosità dell'imputato e della necessità di tutelare le esigenze cautelari, senza che il mero decorso di un determinato periodo di tempo possa di per sé comportare l'automatica cessazione della misura. La valutazione del giudice deve pertanto essere globale e complessiva, senza che possa essere limitata al solo profilo temporale, dovendo altresì considerare tutti gli elementi rilevanti ai fini della persistenza delle esigenze cautelari, nel rispetto del principio di proporzionalità tra la misura e la gravità del fatto. Inoltre, la legittimazione a proporre ricorso per cassazione avverso i provvedimenti del Tribunale del riesame in materia di misure cautelari personali è riservata, oltre che all'imputato e al suo difensore, esclusivamente al pubblico ministero che ha richiesto l'applicazione della misura e al pubblico ministero presso il tribunale che l'ha disposta, con esclusione del procuratore generale presso la corte d'appello, in quanto tale legittimazione non può essere estesa in via analogica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. MARMO Margherit - rel. Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di BOLOGNA;

nei confronti di:

1) EL. MI. SA. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 26/08/2008 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARMO MARGHERITA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. FRATICELLI Mario, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza del 26 agosto 2008 …

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