Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18576 del 4 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:18576PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, in qualità di vertice di un'azienda sanitaria, omette di attivare i necessari controlli e verifiche sull'operato di un dirigente medico, nonostante sia a conoscenza di riunioni aziendali in cui è stata sollevata la necessità di definire le prestazioni sanitarie rimborsabili dal Servizio Sanitario Regionale, e non adotta alcuna iniziativa a fronte di segnalazioni di condotte distrattive e fraudolente del medesimo dirigente, commette il reato di abuso d'ufficio. Tale omissione di controllo e vigilanza, pur in presenza di elementi che avrebbero dovuto indurre l'adozione di misure idonee a verificare la correttezza dell'operato del dirigente, integra altresì gravi indizi di colpevolezza per i reati di truffa aggravata, peculato e peculato d'uso, giustificando l'applicazione di una misura cautelare interdittiva dall'esercizio del pubblico ufficio per un periodo congruo in relazione alla gravità e reiterazione della condotta. Il pubblico ufficiale non può sottrarsi all'obbligo di attivare tempestivamente il procedimento disciplinare a carico del dirigente, neppure invocando la necessità di accertare la competenza dell'ufficio preposto, essendo tenuto a trasmettere immediatamente gli atti agli organi competenti, al fine di evitare la prescrizione del procedimento. Inoltre, l'omessa adozione di provvedimenti nei confronti del dirigente medico che ha falsamente attestato il ruolo di mero "osservatore" di un altro sanitario, nonostante tale condotta sia stata segnalata dai suoi superiori, integra ulteriori gravi indizi di abuso d'ufficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1039/2015 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 16/09/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANDREA FIDANZIA;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, dott. ((omissis)), ha concluso per l'annullamento con rinvio. Per il ricorrente l'avv. (OMISSIS) ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa in data 16.9.2015, il Tribunale di Palermo, sezione del Riesame, ha confermato…

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