Cassazione penale Sez. III sentenza n. 41075 del 24 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:41075PEN

Massima

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Il divieto di accesso agli stadi e l'obbligo di presentazione presso l'autorità di pubblica sicurezza in concomitanza con le partite di calcio possono essere legittimamente imposti dall'autorità amministrativa competente, in presenza di gravi e reiterate condotte violente o pericolose tenute dal soggetto in occasione di manifestazioni sportive, al fine di prevenire il pericolo di ulteriori episodi di turbativa dell'ordine e della sicurezza pubblica. Tali misure, pur incidendo sulla libertà di circolazione e di riunione, sono proporzionate e giustificate dall'esigenza di tutelare la sicurezza collettiva, in quanto strumenti idonei a impedire il reiterarsi di comportamenti violenti e a garantire il regolare svolgimento delle competizioni sportive. L'adozione di tali provvedimenti presuppone, tuttavia, l'accertamento di una condotta concreta e attuale di pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica, non essendo sufficiente il mero sospetto o la generica pericolosità sociale del soggetto. Inoltre, il divieto di accesso agli stadi deve essere limitato nel tempo e nello spazio, in modo da risultare proporzionato rispetto alle esigenze di tutela dell'ordine pubblico e non comportare un'eccessiva compressione della libertà personale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza in data 17.8.2017 del Tribunale di Pesaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Donatella Galterio;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CASELLA Giuseppina, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
Con ordinanza in data 17.8.2017 il Tribunale di Pesaro ha convalidato il d…

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