Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24926 del 26 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:24926PEN

Massima

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Il concorso del soggetto nel reato di associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di truffe mediante l'utilizzo di documenti falsi può essere desunto da elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, quali: la disponibilità dell'indagato dell'appartamento utilizzato come base logistica per l'attività criminosa, la presenza dell'indagato nei luoghi in cui sono state commesse le falsificazioni e le truffe, il rinvenimento di documenti falsi recanti la sua foto, le dichiarazioni di altri concorrenti che lo indicano come partecipe agli affari illeciti, nonché la sua partecipazione ad episodi di violenza connessi all'attività delittuosa. Tali elementi, pur in assenza di una prova diretta della sua partecipazione materiale ai singoli reati-fine, sono sufficienti a integrare la prova indiziaria richiesta ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, non potendo essere superati da una mera ricostruzione alternativa dei fatti prospettata dalla difesa, né dalla circostanza che il concorrente sia stato scagionato dal compartecipe principale, essendo quest'ultimo interessato a ridurre il numero dei partecipi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FABBRI Gianvittore - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. GI. FL., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 29/12/2006 TRIB. LIBERTA' di MILANO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CORRADINI GRAZIA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. CIANI Gianfranco, che ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza in data 29.12.2006 il Tribunale di Milano, costituito ai sensi dell'articolo 309 c.…

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