Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 264 del 2021

ECLI:IT:CGARS:2021:264SENT

Massima

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La sospensione o revoca dell'accreditamento istituzionale di una struttura sanitaria, prevista dall'art. 5 del D.A. n. 463/2003, non ha natura esclusivamente sanzionatoria, ma persegue anche una finalità cautelare e prescrittiva, volta a garantire il mantenimento dei requisiti di accreditamento e il livello qualitativo delle prestazioni erogate. Tale provvedimento può essere adottato dall'Amministrazione regionale competente in caso di accertamento di situazioni di non conformità ai requisiti di accreditamento, a seguito di verifiche ispettive, previa formale diffida alla struttura interessata. La diffida ha la funzione di un invito ad adempiere, intimando alla struttura di regolarizzare la propria posizione e rimuovere le disfunzioni riscontrate, con l'avvertimento delle conseguenze sanzionatorie in caso di persistente inottemperanza. Pertanto, la comunicazione di avvio del procedimento, ove contenga gli elementi essenziali della diffida, può ritenersi idonea a soddisfare tale adempimento procedimentale, senza necessità di una formale diffida separata, purché sia stata data alla struttura la possibilità di partecipare al procedimento e di far valere le proprie ragioni. L'accertamento della violazione degli obblighi di partecipazione ai programmi di valutazione esterna di qualità (VEQ), previsti dalla normativa regionale, può legittimare l'adozione del provvedimento di sospensione dell'accreditamento, in quanto tali obblighi sono funzionali al mantenimento dei requisiti di accreditamento. Tuttavia, l'Amministrazione è tenuta a fornire adeguata motivazione in ordine alla gravità delle disfunzioni riscontrate e alla proporzionalità della misura adottata, anche in relazione alle specifiche circostanze del caso concreto.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/03/2021

N. 00264/2021REG.PROV.COLL.

N. 00528/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

Sezione giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA NON DEFINITIVA

sul ricorso numero di registro generale 528 del 2018, proposto dall’
Assessorato della Salute della Regione Siciliana, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, domiciliataria
ex lege
in Palermo, via ((omissis)), n. 6;

contro

-OMISSIS-., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e prof. ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta, non costituita in giudizio;

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