Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38910 del 24 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:38910PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La circostanza aggravante della minorata difesa di cui all'art. 61, n. 5, c.p. richiede che l'autore del reato abbia approfittato di condizioni oggettive di tempo, di luogo o di persona tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, non essendo sufficiente la mera repentinità dell'azione aggressiva o la posizione della vittima al momento dell'attacco. In particolare, la minorata difesa per condizioni personali della vittima deve riguardare la sua debolezza fisica o psichica, con un certo grado di stabilità, e non può fondarsi su momentanee ed occasionali posture o atteggiamenti del corpo. Pertanto, il mero fatto che la vittima fosse china a controllare la ruota dell'auto al momento dell'aggressione non integra di per sé la circostanza aggravante, dovendosi valutare anche le condizioni oggettive di tempo e di luogo dell'azione criminosa, le quali, nel caso di specie, non risultavano tali da ostacolare la pubblica o privata difesa. Inoltre, la valutazione dell'elemento soggettivo del reato, in particolare dell'intensità del dolo, deve essere compiuta tenendo conto della complessiva dinamica del fatto, senza che possano rilevare elementi già superati dal giudicato, come il preteso "accumulo" di violenze morali e costrizioni subite dalla vittima da parte dell'imputato. Infine, la determinazione della pena, una volta esclusa la circostanza aggravante, deve essere adeguatamente motivata con riferimento a tutti i criteri di cui agli artt. 133 e 62-bis c.p., senza che possano essere rimesse in discussione valutazioni già cristallizzate nel precedente giudicato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 24/01/2014 dalla Corte di assise di appello di Roma;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
uditi:
per le parti civili (OMISSIS), (OMISSIS) e (OMISSIS), l'Avv. (OMISSIS),
- per le parti civili (OMISSIS) e (OMISSIS), l…

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