Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 779 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:779SENT

Massima

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Il proprietario attuale di un immobile è tenuto all'esecuzione dell'ordine di demolizione di opere abusive realizzate sul bene, anche se non responsabile della loro realizzazione, in quanto l'abuso edilizio costituisce un illecito permanente e l'ordine di demolizione ha carattere ripristinatorio, senza necessità di accertare il dolo o la colpa del soggetto cui si imputa l'abuso. La condizione di estraneità alla commissione dell'illecito, riguardata in termini di buona fede soggettiva, può assumere rilievo unicamente ai fini dell'acquisizione gratuita al patrimonio comunale, ferma restando la possibilità dell'attuale proprietario di avvalersi, ricorrendone i presupposti, degli ordinari rimedi civilistici contro il suo dante causa. L'ordine di demolizione di opere abusive non deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento, in considerazione della natura vincolata del potere di repressione degli abusi edilizi, e l'eventuale omissione della comunicazione del nominativo del responsabile del procedimento e dell'ufficio in cui poter prendere visione degli atti non incide sulla legittimità del provvedimento finale, risolvendosi in una mera irregolarità. Ai fini della qualificazione di un intervento come abusivo, rileva l'accertamento della trasformazione di un sottotetto non abitabile in abitazione, desumibile dal contrasto tra la situazione di partenza e quella d'arrivo, a prescindere dalle risultanze di un eventuale procedimento penale avviato nei confronti del proprietario.

Sentenza completa

N. 02158/2008
REG.RIC.

N. 00779/2014 REG.PROV.COLL.

N. 02158/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2158 del 2008, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Napoli, via Fusco n. 16;

contro

il Comune di Acerra, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 9 (prot. n. 454) del 15 gennaio 2008, con la quale l’amministrazione comunale ha ingiunto a ((omissis)) la demolizione delle opere asseritamente abusive realizzate nel Comune di Acerra, alla via Stendardo s.n.c. e di ogni altro atto presupposto, connesso ovvero consequenziale.

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