Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18499 del 15 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:18499PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione è inammissibile quando si risolve nella mera reiterazione di motivi già esaminati e rigettati dalla corte di merito, senza fornire una critica argomentata alla sentenza impugnata. In tali casi, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile ai sensi degli artt. 581 e 591 c.p.p., con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, in relazione alla natura delle questioni dedotte. Il principio di diritto è che il ricorso per cassazione deve contenere una critica specifica e motivata alla sentenza impugnata, non essendo sufficiente la mera reiterazione di motivi già esaminati e disattesi in precedenza. Tale requisito di ammissibilità del ricorso è volto a garantire l'effettività del controllo di legittimità svolto dalla Corte di Cassazione, evitando l'abuso dello strumento del ricorso e assicurando il rispetto del principio del giusto processo e del diritto di difesa. La declaratoria di inammissibilità del ricorso, con la conseguente condanna alle spese e all'irrogazione di una sanzione pecuniaria, rappresenta pertanto uno strumento di tutela dell'ordinato e corretto svolgimento del giudizio di legittimità, a garanzia della ragionevole durata del processo e dell'economia processuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesc - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PI. Ig. , n. in (OMESSO);

avverso la sentenza della corte d'appello di Napoli, emessa in data 5.12.2008;

- letto il ricorso e il provvedimento impugnato;

- udita in pubblica la relazione del Cons. Dott. IPPOLITO Francesco;

- udita la requisitoria del Procuratore generale, in persona del sostituto Dott. SELVAGGI Eugenio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

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