Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28549 del 16 luglio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:28549PEN

Massima

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Il sequestro di persona a scopo di estorsione, ai sensi dell'art. 630 c.p., si configura quando la privazione della libertà personale di una persona è finalizzata al conseguimento di un profitto ingiusto, anche derivante da un precedente rapporto illecito tra le parti, quale prezzo per la liberazione della vittima. Tale reato plurioffensivo si distingue dall'esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alla persona, in quanto il fine perseguito dall'autore è il conseguimento di un vantaggio patrimoniale non tutelato dall'ordinamento, a differenza della realizzazione di una pretesa giuridicamente azionabile. Il concorso nel reato può essere ravvisato anche in capo a coloro che, pur non avendo partecipato direttamente alla privazione della libertà, abbiano comunque consapevolmente aderito alla causale illecita sottesa all'azione criminosa, contribuendo alla sua realizzazione, anche in un momento successivo, con condotte di vigilanza e custodia della vittima. L'irrilevanza della mancata refertazione delle lesioni personali subite dalla vittima, dovuta alla sua volontà, non esclude la responsabilità dell'imputato per tale reato, ove le lesioni risultino comunque accertate sulla base di altri elementi probatori. La determinazione della pena, anche in relazione agli aumenti ed alle diminuzioni previsti per le circostanze aggravanti ed attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui valutazione non è sindacabile in sede di legittimità se sorretta da adeguata motivazione e non frutto di mero arbitrio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

composta dai signori

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Relatore

Dott. CALVISI Michele - Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
Sui ricorsi proposti da
1) Ra.Ah., nato in Marocco il (Omissis),
2) Co.Do., nato a R il (Omissis),
3) Gn.Ru., nato a M il (Omissis),
4) Ca.Au., nata a M il (Omissis),
avverso la sentenza del 22/11/2023 della Corte di assise di appello di Firenze,
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione della causa svolta dal consigliere Giuseppe Sgadari;
sentito il Pubblico ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Giulio Romano, che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi;
sentiti i difensori
Avv. Va.Sc., per Ra.Ah. ed a…

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