Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36596 del 4 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:36596PEN

Massima

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Il giudice di legittimità non può riesaminare nel merito le valutazioni compiute dal giudice di merito in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, quando tali statuizioni risultino adeguatamente motivate e non siano meramente assertive, ma fondate su un esauriente corredo argomentativo, essendo precluso al giudice di legittimità un sindacato che si risolva in una rivalutazione del fatto. Il ricorso per cassazione è pertanto inammissibile laddove i motivi si risolvano in rilievi di merito, tendenti a una nuova valutazione delle risultanze processuali già compiuta dal giudice di merito, senza che il ricorrente abbia dimostrato l'esistenza di vizi logici o giuridici nella motivazione del provvedimento impugnato. In tali ipotesi, la declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, in applicazione dei principi affermati dalla Corte costituzionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI IORIO Giorgio - Presidente

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) D'. CA. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 13/04/2007 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MACCHIA ALBERTO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. GIALANELLA Antonio, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 13 aprile 2007, il Tribunale di Palermo ha respinto l'istanza di riesame proposta nell'interesse di D'…

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