Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3580 del 30 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:3580PEN

Massima

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Il proprietario di un terreno risponde penalmente del reato di gestione non autorizzata di rifiuti, anche in caso di concessione in locazione a terzi, in quanto grava su di lui l'obbligo di verificare che il concessionario sia in possesso delle necessarie autorizzazioni per lo svolgimento di attività di smaltimento di rifiuti e che rispetti le relative prescrizioni. Tale obbligo di vigilanza e controllo discende dalla funzione sociale della proprietà, sancita dall'articolo 42 della Costituzione, e sussiste almeno sotto il profilo della culpa in vigilando, essendo sufficiente l'accertamento della mancata adozione da parte del proprietario delle cautele necessarie a impedire l'illecito deposito di rifiuti nel proprio fondo, anche se realizzato da terzi. Il proprietario non può, pertanto, andare esente da responsabilità penale per il reato di abbandono di rifiuti, adducendo la mera mancanza di un obbligo giuridico di garanzia espressamente previsto dalla legge, in quanto tale obbligo discende direttamente dal suo status di proprietario e dalla funzione sociale della proprietà, a prescindere da una specifica previsione normativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMESSO) N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 4498/2009 TRIBUNALE di ROMA, del 01/10/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/10/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ELISABETTA ROSI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Il Tribunale di Roma con sentenza dell'1 ottobre 2010 ha condannato (OMESS…

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