Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36583 del 24 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:36583PEN

Massima

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Il falso uso di un sigillo pubblico, anche se il documento risulta facilmente riconoscibile come falso, integra il reato di uso di atto falso, non essendo sufficiente la mera riconoscibilità del falso per escludere la punibilità ai sensi dell'art. 49 c.p. Inoltre, il possesso di un documento di provenienza illecita, anche in assenza di prova certa della sua ricezione da terzi, integra il reato di ricettazione, in quanto la mancanza di buona fede dell'agente è desumibile dalle circostanze del caso concreto. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei reati, può esprimere apprezzamenti in fatto non sindacabili in sede di legittimità, se non manifestamente illogici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. MORELLI Francesco - Presidente

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - rel. Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DA. Ab., n. a (OMESSO); avverso la sentenza della Corte di Appello di Salerno, in data 1 febbraio 2008, di conferma della sentenza del Tribunale di Salerno, in data 10 giugno 2005;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione svolta dal consigliere Dott. FIANDANESE Franco;

Udito il pubblico ministero in persona del sostituto procuratore generale Dott. G…

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