La segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) per l'apertura di un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande deve essere corredata dalla documentazione prescritta dalla legge, tra cui le attestazioni e asseverazioni di tecnici abilitati relative alla sussistenza dei requisiti e dei presupposti richiesti. In caso di carenze documentali, l'amministrazione comunale è tenuta a motivare puntualmente le ragioni dell'intervento inibitorio, indicando i documenti mancanti o le dichiarazioni incomplete, al fine di consentire all'interessato di rimediare alle carenze e, se del caso, ripresentare una nuova SCIA. L'amministrazione deve inoltre valutare la possibilità di consentire al privato di conformare l'attività alla normativa vigente entro un termine dalla medesima fissato, non inferiore a trenta giorni, prima di procedere all'archiviazione della SCIA.