Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34366 del 11 settembre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:34366PEN

Massima

Il sequestro probatorio di materiale pirotecnico deve essere motivato in modo specifico, indicando l'ipotesi di reato astrattamente configurabile, la relazione tra i beni sequestrati e il reato ipotizzato, nonché la concreta finalità probatoria perseguita, senza omettere di valutare le deduzioni difensive rilevanti. Il giudice del riesame, pur non dovendo instaurare un processo nel processo, ha il potere-dovere di esercitare un controllo di legalità sulla congruità degli elementi rappresentati dal pubblico ministero, tenendo conto delle contestazioni della difesa sull'esistenza della fattispecie dedotta. L'omessa considerazione di una memoria difensiva, pur non determinando nullità, può inficiare la correttezza logico-giuridica della motivazione, qualora le deduzioni ivi contenute risultino rilevanti ai fini della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Relatore

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. LANNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
St.Lo. nato a R il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 31/01/2024 del TRIB. LIBERTA' di COSENZA
udita la relazione svolta dal Consigliere FILIPPO CASA;
letta la requisitoria, inviata in forma scritta ai sensi dell'art. 23, comma 8, D.L. 28 ottobre 2020, n. 137 e succ. mod., con la quale il PG GIANLUIGI PRATOLA ha concluso per la declaratoria di inammissibilità del ricorso;
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, il Tribunale del riesame di Cosenza rigettava l'istanza proposta nell'interesse di St.Lo., indagata per i reati di cui…

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