Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza breve n. 1106 del 2013

ECLI:IT:TARSA:2013:1106SENB

Massima

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Il parere negativo della Soprintendenza in ordine all'accertamento di compatibilità paesaggistica per le difformità realizzate su un immobile regolarmente assentito è illegittimo qualora non sia adeguatamente motivato in relazione alle concrete ragioni per le quali le opere in questione (come la realizzazione di una scalinata di accesso a un porticato e di cavedi di aerazione interrati) siano ritenute pregiudizievoli per l'assetto paesaggistico dei luoghi, in particolare quando risulti che tali opere non abbiano determinato incrementi di volumetria o di superficie utile, né siano percepibili a livello paesaggistico, essendo prive di rilevanza urbanistica. In tali casi, l'Amministrazione è tenuta a valutare attentamente le argomentazioni tecniche addotte dal privato a sostegno della compatibilità paesaggistica dell'intervento, prima di emettere un provvedimento negativo, non potendo limitarsi a dedurre la mancata riconducibilità dell'intervento ai casi di cui all'art. 167, comma 4, lett. a), del d.lgs. n. 42/2004. Il principio di diritto che emerge è che il parere negativo della Soprintendenza in materia paesaggistica deve essere adeguatamente motivato in relazione alle concrete ragioni di pregiudizio per il paesaggio, senza potersi limitare a considerazioni astratte sulla mancata riconducibilità dell'intervento ai casi di cui all'art. 167, comma 4, lett. a), del Codice dei beni culturali e del paesaggio, quando il privato abbia fornito argomentazioni tecniche a sostegno della compatibilità paesaggistica dell'opera, che l'Amministrazione è tenuta a valutare attentamente prima di emettere il provvedimento finale.

Sentenza completa

N. 00550/2013
REG.RIC.

N. 01106/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00550/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso, numero di registro generale 550 del 2013, proposto da:
((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli Avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto, in Salerno, alla via Dogana Vecchia, 40;

contro

Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Salerno, domiciliato per legge in Salerno, al ((omissis)), 58;
Comune di Pollica, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

per l’annullamento

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