Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14520 del 2 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:14520PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La reciprocità delle offese, debitamente invocata dall'imputato in sede di gravame, costituisce una esimente rilevante ai fini della configurabilità del reato di ingiuria, la cui mancata valutazione da parte del giudice di appello integra un vizio di omessa motivazione su un fatto determinante, comportando l'annullamento parziale della sentenza impugnata. Il giudice di merito è pertanto tenuto a esaminare specificamente tale questione, verificando se le espressioni ingiuriose attribuite all'imputato siano state effettivamente precedute o provocate da analoghe condotte della persona offesa, così da escludere la punibilità ai sensi dell'art. 599 c.p. La valutazione della reciprocità delle offese, quale causa di esclusione della rilevanza penale della condotta, deve essere effettuata dal giudice in modo rigoroso e approfondito, tenendo conto di tutte le circostanze del caso concreto, al fine di accertare se effettivamente sussistano i presupposti per l'applicazione della speciale esimente prevista dalla legge. Solo all'esito di tale puntuale disamina, il giudice potrà pronunciarsi in modo adeguatamente motivato sulla configurabilità o meno del reato di ingiuria contestato all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. Lucera Marcello, difensore di BA. Fr. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza del Tribunale di Firenze, sezione distaccata di Pontassieve del 17 aprile 2008.

Letto il ricorso e la sentenza impugnata.

Sentita la relazione del Consigliere Dr. Paolo Antonio BRUNO.

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in sede, in persona del Sostituto Dr. Giuseppe Febbraro, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

Sentito, altres…

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