Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11094 del 13 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:11094PEN

Massima

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Il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, ai fini della sussistenza della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunto dalla sussistenza di stabili collegamenti dell'indagato con ambienti criminali di notevole spessore, da atteggiamenti intimidatori posti in essere dallo stesso, nonché dalla mancata diminuzione della sua pericolosità sociale nonostante il decorso del tempo e la riparazione del danno alle parti lese. Tali elementi, debitamente accertati e motivati dal giudice, rendono adeguata e proporzionata la misura della custodia cautelare in carcere, in quanto unica idonea a neutralizzare il pericolo di recidiva, senza che possano rilevare a tal fine mere contestazioni generiche da parte dell'indagato avverso la valutazione giudiziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - rel. Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria Daniela - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) (n. il (OMISSIS));
avverso l'ordinanza del Tribunale di Milano, in data 04/08/2017;
Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Adriano Iasillo.
Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. Fulvio Baldi, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
Udito l'Avvocato (OMISSIS), difensore di (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'annullamento dell'ordinanza e insistendo per l'accoglimento…

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