Consiglio di Stato sentenza n. 5316 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:5316SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'amministrazione competente, prima di disporre la decadenza dell'autorizzazione per l'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande a causa della mancata rispondenza dei locali ai criteri di sorvegliabilità stabiliti dalla legge, è tenuta a diffidare previamente il titolare dell'esercizio a ripristinare entro un congruo termine il regolare stato dei locali, in osservanza dei principi di gradualità e proporzionalità nell'applicazione dei provvedimenti sanzionatori. La decadenza ex abrupto, senza la previa diffida, viola l'art. 64, comma 8, lett. c), del d.lgs. n. 59 del 2010 e i suddetti principi generali, risultando pertanto illegittima. La normativa in materia di somministrazione di alimenti e bevande, in particolare l'art. 64, comma 8, lett. c), del d.lgs. n. 59 del 2010 e l'art. 1, comma 2, del d.M. n. 564 del 1992, mira a garantire profili di ordine e sicurezza pubblica attraverso il requisito della "sorvegliabilità" dei locali, impedendo che le porte d'ingresso dell'esercizio possano essere utilizzate per accedere ad abitazioni private. Qualora venga meno tale requisito, il titolare può essere espressamente diffidato dall'amministrazione competente a ripristinare entro un termine assegnato il regolare stato dei locali, prima che possa disporsi la decadenza dell'autorizzazione. Il principio di gradualità e proporzionalità nell'applicazione dei provvedimenti sanzionatori, quale la decadenza dalla licenza, impone all'amministrazione di attivare previamente il meccanismo sollecitatorio della diffida, consentendo al titolare dell'esercizio di adeguarsi alla normativa, prima di adottare la misura più grave della decadenza. La decadenza ex abrupto, senza la previa diffida, si pone in contrasto con tali principi generali, risultando pertanto illegittima.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/06/2024

N. 05316/2024REG.PROV.COLL.

N. 00005/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5 del 2022, proposto da
Cantiani S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Franco Carlini, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, largo Generale Gonzaga del Vodice, 4;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Sergio Siracusa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio …

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