Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6106 del 7 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:6106PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, redige verbali contenenti false attestazioni in merito alle circostanze di un arresto illegale e successivamente rende false dichiarazioni nel corso del processo a carico della persona arrestata, commette i reati di falso ideologico in atto pubblico e falsa testimonianza, i quali, pur essendo soggetti a prescrizione, comportano comunque l'obbligo di risarcire il danno morale subito dalla vittima dell'arresto illegale. Infatti, la liquidazione del danno morale è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, il quale deve dare conto delle circostanze di fatto considerate in sede di valutazione equitativa e del percorso logico seguito per determinare il quantum del risarcimento, senza che sia necessario indicare analiticamente i calcoli effettuati. Inoltre, la mancata deduzione in appello della causa di non punibilità prevista dall'art. 384 c.p. per i reati di falsa testimonianza preclude la possibilità di farla valere in sede di legittimità, salvo che non si tratti di una questione rilevabile d'ufficio. Infine, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione delle risultanze probatorie a quella effettuata dal giudice di merito, la cui discrezionalità in tal senso è insindacabile in sede di ricorso per cassazione, se non per vizi logici o manifesta illogicità della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/10/2017 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. PAOLA BORRELLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. EPIDENDIO TOMASO, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per il reato di falsa testimonianza perche' il fatto non costituisce reato e la declaratoria di inam…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.