Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40990 del 12 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:40990PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare interdittivo della sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio perde la sua ragion d'essere e diviene inammissibile quando il soggetto destinatario della misura abbia cessato, per dimissioni volontarie, il rapporto di pubblico impiego in relazione al quale era stata disposta la misura cautelare, in quanto in tale ipotesi viene meno il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio che aveva giustificato l'adozione della misura stessa. In tali casi, il giudice è tenuto a dichiarare l'inammissibilità del ricorso per sopravvenuta mancanza di interesse, non potendo più eseguire la misura interdittiva disposta. Il principio di diritto affermato mira a garantire il rispetto del principio di proporzionalità delle misure cautelari, le quali devono essere strettamente necessarie ed adeguate alle esigenze cautelari del caso concreto, cessando di produrre effetti quando vengano meno i presupposti che ne avevano giustificato l'adozione. Tale principio si applica anche alle misure interdittive disposte nei confronti di pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio, al fine di evitare che possano produrre effetti ulteriori e sproporzionati rispetto alle esigenze cautelari, una volta venuta meno la situazione di pericolo che ne aveva determinato l'applicazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierlui - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 157/2015 TRIB. RIESAME di BRESCIA, del 26/05/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;
sentite le conclusioni del PG Dott. MARIO FRATICELLI che ha chiesto il rigetto del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Il pubblico ministero del Tribunale di Bergamo proponeva appello avverso la decisione del giudice per le indagini preliminari del 18 aprile 2014 di rigetto della richiesta di applicazione misura cautela…

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