Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44807 del 21 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:44807PEN

Massima

Il pericolo concreto di recidiva, quale esigenza cautelare per l'applicazione della custodia in carcere, può essere desunto anche dalla gravità del fatto, dalle modalità della condotta criminosa e dal comportamento dell'indagato, indice di spiccata pericolosità sociale e capacità criminogena, a prescindere dalla giovane età e dall'incensuratezza dello stesso. Pertanto, la confessione resa dall'indagato non è di per sé sufficiente a escludere il pericolo di recidiva, ove il suo comportamento complessivo, come nel caso di specie, riveli una spiccata e allarmante propensione a delinquere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GU. AG. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2611/2010 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 30/04/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO SERPICO;

sentite le conclusioni del PG, Dott. RIELLO L., intese al rigetto del ricorso;

Udito il dif. avv. QUARANTA R. in sost.ne dell'Avv. A. Dell'Aquila che insiste nell'accoglimento del ricorso.

OSSERVA

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