Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5211 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:5211SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, la quale abbia espressamente dichiarato di non avere più interesse all'annullamento dell'atto impugnato. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto a prendere atto di tale dichiarazione e a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti. Il venir meno dell'interesse della parte ricorrente, manifestato con una espressa dichiarazione depositata agli atti, comporta l'impossibilità di proseguire il giudizio, essendo il processo amministrativo finalizzato alla tutela di un interesse sostanziale del ricorrente. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse, pronunciata dal giudice amministrativo, determina la chiusura del procedimento giurisdizionale senza alcuna pronuncia nel merito della controversia.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/05/2017

N. 05211/2017 REG.PROV.COLL.

N. 04308/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4308 del 2012, proposto da:
((omissis)), in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Sicilia, 50;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'Avv. ((omissis)), domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

del silenzio sulla richiesta di approvazione del piano ambientale di miglioramento agricolo (p.a.m.a.) ai sensi dell'art. 57 l.r. lazio 38/1999 e dell'art. 79 delle n.t.a. del nuovo p.r.g. p…

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