Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20059 del 12 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:20059PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca ex art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992 può essere disposto anche nei confronti di soggetti terzi non indagati, purché i beni sequestrati risultino sproporzionati rispetto ai redditi leciti dichiarati e siano nella disponibilità di persone legate da vincoli di parentela o di coniugio con l'indagato. La presunzione di pertinenzialità dei beni al reato non è soggetta a limiti temporali, essendo sufficiente che il loro acquisto risulti giustificato da redditi di provenienza illecita. Il terzo estraneo al procedimento penale, pur essendo titolare formale dei beni, non può proporre personalmente ricorso per cassazione avverso il provvedimento di sequestro, dovendo necessariamente avvalersi di un difensore iscritto nell'albo speciale della Corte di Cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SSSSESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TA. MA. n. il (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 16/01/2009 del TRIB. LIBERTA' di CAGLIARI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MATERA Lina;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. DI POPOLO Angelo, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

FATTO

Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale di Cagliari ha rigettato l'istanza di riesame proposta da Ta. Ma. avverso il decreto in data 1…

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