Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39068 del 24 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:39068PEN

Massima

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La mera connessione probatoria tra due procedimenti penali, che non comporti una valutazione di merito svolta da uno stesso giudice sul medesimo fatto e nei confronti di identico soggetto, non determina la sussistenza di una ipotesi di ricusazione del giudice, in quanto le norme che prevedono le cause di ricusazione sono norme eccezionali e, come tali, di stretta interpretazione, sia perché determinano limiti all'esercizio del potere giurisdizionale e alla capacità del giudice, sia perché consentono un'ingerenza delle parti nella materia dell'ordinamento giudiziario, che attiene al rapporto di diritto pubblico fra Stato e giudice. Pertanto, non può ritenersi "pregiudicante" l'attività dei giudici ricusati che abbiano partecipato al collegio che ha valutato, in altro e diverso procedimento a carico di coimputati, le stesse fonti di prova in relazione ad un diverso reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L. - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. VERGA Giovan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso ordinanza della Corte di Appello di Venezia, in data 9 gennaio 2014, con la quale veniva rigettata l'istanza di ricusazione della Dott.ssa ((omissis)), quale presidente del collegio del Tribunale di Venezia che doveva giudicare, a seguito di annullamento con restituzione di atti da parte della Corte di Appello di Venezia, in merito ad un fatto - reato dalla stessa gia' conosciuto e giudicato con rito abbreviato con riferimento ad altro con…

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