Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12269 del 20 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:12269PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare prevista dall'art. 274, lett. c), c.p.p., deve essere valutato sulla base di un complesso di elementi concreti e attuali, desunti non solo dalla personalità e dai precedenti penali dell'indagato, ma anche dalle specifiche modalità e circostanze del fatto, dal contesto criminale in cui l'indagato opera e dalle sue condizioni di vita, idonei a far ritenere probabile una ricaduta nel delitto prossima al momento dell'adozione della misura, senza che assuma rilievo decisivo il mero decorso del tempo dal fatto contestato o il comportamento osservante tenuto durante l'esecuzione della precedente misura cautelare. Ove tali elementi siano adeguatamente motivati, il giudice può ritenere sussistente il pericolo di reiterazione del reato anche in assenza di imminenza del pericolo di commissione di ulteriori reati, essendo sufficiente che la prognosi di commissione di delitti analoghi risulti fondata su elementi concreti e non congetturali, rivelatori di una continuità ed effettività del pericolo di recidivanza attualizzata al momento dell'adozione della misura. Inoltre, il giudice può ritenere inadeguata la misura cautelare meno afflittiva degli arresti domiciliari, ove ritenga che le esigenze cautelari non possano essere soddisfatte con tale misura, in ragione della collocazione del domicilio in un territorio nel quale operano le compagini criminose con le quali l'indagato era collegato e della sua pregressa attività criminosa in tale contesto, che rendono probabile la commissione di analoghe condotte anche presso il domicilio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. DI STASI Antonel - rel. Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/08/2018 del Tribunale di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa Antonella Di Stasi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott.ssa Di Nardo Marilia, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con ordinanza del 28.08.2018, il Tribunale di Milano rigettava l'appello proposto nell'in…

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