Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza n. 43 del 2023

ECLI:IT:TARFVG:2023:43SENT

Massima

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Il piano attuativo comunale (PAC) di iniziativa pubblica, adottato e approvato dalla Giunta comunale ai sensi dell'art. 25 della l.r. 5/2007, può legittimamente prevedere l'espropriazione di aree private, anche per la realizzazione di insediamenti produttivi di interesse privato, in quanto tale piano è equiparabile, per i suoi effetti, al piano per gli insediamenti produttivi (PIP) disciplinato dalla normativa nazionale, il quale comporta la dichiarazione di pubblica utilità non solo per le opere pubbliche, ma anche per le trasformazioni urbanistiche ivi previste, compresa l'edificazione di lotti a destinazione privata. L'approvazione del PAC/PIP equivale, pertanto, a dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità, legittimando l'espropriazione delle aree interessate, anche per la realizzazione di insediamenti di interesse privatistico, in attuazione di un interesse pubblico generale di sviluppo economico e occupazionale del territorio. Il PAC, inoltre, nel rispetto dei vincoli paesaggistici e ambientali, può legittimamente prevedere la destinazione di aree a pertinenza delle attività produttive, senza consentire interventi edificatori, infrastrutturali o di impermeabilizzazione, garantendo così la tutela del paesaggio. Infine, l'esclusione del PAC dalla procedura di valutazione ambientale strategica (VAS) è legittima qualora l'autorità competente ritenga che il piano non produca impatti significativi sull'ambiente, trattandosi di modifiche di modesta entità rispetto alla precedente pianificazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/02/2023

N. 00043/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00329/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Friuli Venezia Giulia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 329 del 2022, proposto dalla Fileo Costruzioni s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Franco Zambelli, Vanessa Zecchin, Matteo Zambelli, Chiara Zambelli e Marco Grotto, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero della Cultura, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Trieste, domiciliataria
ex lege
in Trieste, piazza Dalmazia, 3;
Consorzio di Sviluppo Economico – Locale del Ponte Rosso - Tagliamento,…

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