Cassazione penale Sez. IV ordinanza n. 33431 del 18 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:33431PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso una sentenza di applicazione della pena su richiesta dell'imputato (c.d. patteggiamento) è ammissibile solo per motivi attinenti all'espressione della volontà dell'imputato, al difetto di correlazione tra la richiesta e la sentenza, all'erronea qualificazione giuridica del fatto e all'illegalità della pena o della misura di sicurezza. Il ricorrente deve indicare specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono il petitum, non essendo sufficiente il mero lamento di insufficienza delle argomentazioni poste a base della decisione impugnata. In assenza di tali requisiti, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, determinata secondo equità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Presidente

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/12/2017 del TRIBUNALE di MESSINA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere EMANUELE DI SALVO;
lette/sentite le conclusioni del PG LUIGI CUOMO.
OSSERVA
1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso la sentenza in epigrafe indicata, con la quale e' stata applicata al ricorrente, ex articolo 444 cod. proc. pen., la pena da lui richiesta, in ordine al reato di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, …

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