Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 48639 del 9 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:48639PEN

Massima

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Il delitto di partecipazione ad associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti richiede, oltre alla prova della condotta concorsuale nei singoli reati-fine, anche la dimostrazione della consapevolezza dell'indagato di condividere con altri i mezzi e i profitti dell'attività illecita, in un contesto di stabilità e organicità dei collegamenti tra i partecipi. La mera prova di reati fine, senza elementi specifici e concreti circa l'esistenza di una struttura associativa, non è sufficiente a configurare il delitto associativo, la cui sussistenza deve essere accertata attraverso una valutazione complessiva degli indizi acquisiti, che ne evidenzi la capacità di giustificare l'ipotesi d'accusa. Nell'ambito del procedimento incidentale relativo alla libertà personale, il controllo di legittimità sulla motivazione delle ordinanze non può riguardare la verifica della rispondenza delle argomentazioni poste a fondamento della decisione alle acquisizioni processuali, atteso che la relativa valutazione è riservata in via esclusiva al giudice del merito, il quale deve orientarsi non alla certezza, ma all'elevata probabilità di colpevolezza dell'indagato, sulla base del materiale conoscitivo ancora in itinere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - rel. Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 425/2015 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 19/05/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CARCANO;
sentite le conclusioni del PG Dott. CANEVELLI Paolo per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS) del foro di (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre contro l'ordinanza con la quale il Tribunale di Catanzaro, quale …

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